Milan Man Fashion Week 2020
‘LEZIONI DI STILE by IRINA TIRDEA IRIS’
Milano Moda Uomo 2020 – tutte le tendenze per la prossima primavera – estate
Glamour, minimal, elegantissimo e sexy: amante dello stile rétro, ecco come sarà l’uomo nel 2020, un omaggio ai Seventies che suona proprio come dichiarazione d’amore.
Raffinatezza, bonton ed ecosostenibilità
Il tocco Seventies con consapevolezza di oggi per l’uomo
Lo stile eclettico non si smentisce mai. Anche per le collezioni primavera estate 2020, le proposte sono varie, versatili ma tutte con un fil rouge che intesse ogni capo: eleganza di matrice d’antan.
L’uomo della prossima stagione estiva ama field jacket e giubbotti mimetici, nuance neutre e toni soft tuttavia ciò che disdegna è mimetizzarsi tra la folla, nonostante le premesse possano indurre a crederlo.
Anche se i colori non sono accesi e i disegni strizzano l’occhio al vintage targato anni Settanta, le creazioni firmate sono sì reinterpretazione del decennio fatto di blazer di pelle nude, flower power e peace & love, ma interpretazioni in chiave attualissima.
L’esploratore green
A patire dallo scenario: un tetto di bottiglie trattenute da una rete simboleggia l’invasione dei rifiuti e della plastica negli oceani. E tutta la spazzatura recuperata dal mare e dai boschi sarà riciclata e riutilizzata per il prossimo set di settembre, quando sfilerà la collezione donna.
Un uomo che si mimetizza tra il verde così come nel grigio della città, grazie alla predilezione di palette neutre che fanno dell’opacità un vero e proprio mood. Tute in cotone verde militare, jumpsuit in denim fluido dal lavaggio chiaro, completi blazer e pantaloni Capri sui toni del beige.
I capi che strizzano l’occhio al workwear diventano chic: le salopette, le tute one piece, gli anorak, i trench e i pantaloni cargo si animano di eleganza, arricchendosi di spacchi, traforature e motivi cut-out. Le nuance sono quelle cremose ed elegantissime del gelato alla nocciola e alla vaniglia, fresche ma mai sbarazzine. Anche i cappelli sono composti di rifiuti, mentre le spille d’argento rappresentano animali estinti o in trasformazione genetica. Un “j’accuse” molto chiaro, gridato all’umanità e al mondo intero. Le collezioni guardano al dress code dei circoli di golf così come alle mise che caratterizzavano i produttori discografici di musica hip hop ai suoi albori.
Anche il tartan non manca all’appello, vestendo di grunge dal retrogusto scozzese che si alterna al fascino setoso del raso in colorazioni preziose che vanno dallo smeraldo al turchese, dal corallo all’ametista.
Il dandy 2.0 Il flaneur urbano, amante dello stile rétro ma rivisitato in chiave iper contemporanea: ecco chi è l’uomo 2020. Un’ibridazione tra minimalismo chic ed eccessi materici, per un risultato che si addice all’uomo multitasking targato 2020.
Blazer con texture satinate, completi in raso e seta per risplendere di charme ma anche pattern ipnotici e motivi optical che decorano trench pieni di personalità.
Le inclinazioni più biker e greaser non rimangono a bocca asciutta: giubbini di pelle cropped a mezze maniche reinterpretano il chiodo, il mitico capospalla maschile commercializzato con il nome di “Perfecto” e reso celebre da Marlon Brando nel film “Il selvaggio”. E i bomber diventano oversize, dimostrandosi così ampie tele su cui si sbizzarrisce la palette cromatica dei pastelli.
Un ritorno di fiamma – L’uomo punk di Versace, un omaggio a Keith Flint dei Prodigy
Keith Flint, il cantante dei Prodigy scomparso nel marzo 2019, era un grande amico di Donatella. E la sfilata per la collezione uomo primavera estate 2020 non solo è dedicata a lui ma lo rende proprio protagonista assoluto.
Dalle capigliature tinta fluo con cresta tipiche del look “aggressive” che caratterizzava il frontman della band elettropunk britannica fino alle borchie, al denim strappato e agli shorts, gli outfit consacrati da Flint come iconici di un’epoca hanno ispirato Versace per le sue nuove creazioni.
Anche l’animalier non manca e rende più graffiante e grintosa una giacca o un blazer, tanto più se dal finish lucido del vinile e del pvc.
Camouflage e tie-dye ma anche bicolore e addirittura bi-fantasia, come per i completi metà neri e metà principe di Galles: le parole d’ordine sulla passerella di Versace sono “osa, sperimenta, mescola e shakera”. Il risultato? Inebriante.
E se Donatella è come sempre la prima donna, stavolta un po’ di protagonismo se l’è dovuto spartire con una Irina Shayk in stato di grazia che ha preso parte alla sfilata indossando cravatta e completo maschile.
Il revival del gilet
Tutti i riflettori sono puntati su di lui: il gilet che ha sfilato in ogni salsa sulla passerella. E lo fa nella sua versione più alta, quella solitamente sfoggiata alle cerimonie: il panciotto, il sotto-giacca prediletto di sposi e cerimoniali in generale, rivive una nuova primavera abbinato a shorts e pantaloni Capri dall’anima più casual.
Anche i completi con giacca à la coreana e quelli in seta modello pajamas ravvivano le passerelle con texture liscissime, superfici lucide e dettagli preziosi. Infine, il new black per il 2020 è un mix di grey & brown, con un risultato elegante ma anche selvaggio che rievoca le tinte terrose. Che ben si sposano con il lino di giacche e pantaloni.
L’uomo stellare omaggia Star Wars e viene dal deserto anni Settanta
Le passerelle celebrano a saga fantascientifica di George Lucas, rendendo Star Wars protagonista della sua capsule di t-shirt, felpe e bomber.Una carrellata di personaggi mitici che torneranno il prossimo autunno nel nono capitolo dell’epopea, intitolato “L’Ascesa di Skywalker”. E l’ambientazione della sfilata rievoca il deserto, esattamente come lo scenario con cui il primo Guerre Stellari del 1977 si apre (il deserto di Tatooine che ha due lune). Giacche dal taglio sartoriale, jeans che appaiono slabbrati e sbrindellati dal vento e dalla tempesta di sabbia, casacche portate a pelle sotto ai ponchi.
Da un lato si intravedono i Tuareg, con tuniche e pantaloni fluidi dai colori neutri e polverosi, dall’altro il ribelle che indossa il bomber collegiale dal sapore anni Sessanta.
Anche il decennio immediatamente successivo, quello sei Seventies, ispira la collezione 2020, tra giacche scamosciate, blazer in fantasia floreale e jeans a gamba ampia dal lavaggio chiaro.
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